Notturno I Sė. C'č di nuovo in me Con perfetta mistura Un tintinnio vago di spazio ampio e aperto, alpestre dell'infanzia, la quale nottetempo andirivieni, l'erba . II
Quel legno che odora la polvere e le coperte improvviso d'un mio nel suo bel sonno tutto e lietezza di quella ch'amicato e notturno . III
Prima notte in montagna. forse rassicurava: sereni come a mani C'era un tetto, una stalla. c'ero e felicissimo . IV
All'indomani, noi al sole. E la sua calda, paterna, la sapemmo nulla ancora del padre . V Cosė, giorno per giorno rievocando quella sapendo ormai, respiro splendenti, a timidi
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